Negli ultimi decenni la Chirurgia è radicalmente mutata. Dalla Chirurgia tradizionale (laparotomica), fatta attraverso una ampia incisione addominale si è passati, negli ultimi anni ’80 del secolo scorso, ad una Chirurgia più gentile (laparoscopica), dove gli stessi interventi vengono eseguiti attraverso piccoli buchi sulla superficie dell’addome (“keyhole surgery” dei Paesi anglosassoni), dove si inseriscono una telecamera che proietta una immagine ingrandita su uno schermo, e almeno un paio di lunghi strumenti più o meno miniaturizzati, che consentono di manipolare le strutture presenti all’interno dell’addome. Ovviamente, lo stesso vale per il torace e gli altri spazi reali o virtuali del corpo umano. Negli ultimi 10-15 anni si sta assistendo ad un altro radicale cambiamento. I piccoli strumenti laparoscopici, rigidi e con pochi gradi di libertà all’interno, sono stati sostituiti da braccia robotizzate che consentono movimenti più ampi, più liberi e più precisi all’interno dell’addome, governati da un chirurgo che per la prima volta non è accanto al paziente, ma a distanza, comodamente seduto ad una console ipertecnologica. La Chirurgia robotica sta rapidamente conquistando spazi sempre più ampi nelle nostre sale operatorie, e sempre più Chirurghi si dedicano ad acquisire gli skills necessari per eseguire interventi addominali utilizzando il robot chirurgico. Com’è stato per la Chirurgia laparoscopica, e anche per la laparotomica, il training in Chirurgia robotica richiede tempo, pazienza e gradualità. La Chirurgia robotica ci mette a disposizione strumenti avanzati per la simulazione e l’apprendimento delle manovre di base di questa nuova tecnica, in modo che il Chirurgo che si approccia ad un paziente “reale” in robotica abbia già acquisito confidenza con la macchina “robot” e sia in grado di eseguire almeno le manovre di base. Un po’ come avviene per la formazione dei piloti di aereo, è indispensabile che il Chirurgo moderno spenda tempo e attenzione al simulatore chirurgico, in modo che le procedure “reali” che successivamente eseguirà siano sicure ed efficaci. Il Terzo Corso di Chirurgia Robotica si pone sulla scia del successo del Secondo, e si propone di conferire ai discenti una conoscenza di base per operare con sicurezza la nuova tecnologia robotica utilizzando il robot chirurgico “DaVinci”, illustrando nel frattempo le possibilità che questa macchina aggiunge all’armamentario di un Chirurgo del terzo millennio, alle prime armi o già esperto in altri tipi di Chirurgia. L’inclusione nel Corso di 6 infermieri di Sala Operatoria permetterà anche lo sviluppo di dinamiche di team in chirurgia robotica.
TERZO CORSO DI CHIRURGIA ROBOTICA
07/02/2025
– 21/03/2025
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Direttore del Corso e Responsabile Scientifico: Giovanni D. Tebala
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42.8