FARMACI: LORENZIN, A LAVORO PER ARRUOLARE PAZIENTI PER NUOVI ANTI-ALZHEIMER
Serve metodo tutto da inventare Roma, 9 nov. (AdnKronos Salute) - "Stanno per arrivare i nuovi farmaci contro l'Alzheimer. Ci sto già lavorando. Dobbiamo mettere in campo un metodo di reclutamento senza precedenti e tutto da inventare". Lo ha spiegato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin intervenendo all'incontro organizzato oggi a Roma dall'associazione dei chirurghi Acoi 'Sfide, valori qualità e sostenibilità della chirurgia in Italia'. "In Italia - ha spiegato il ministro - abbiamo 1 milione 200 mila persone che potrebbero beneficiare di questi nuovi farmaci. È la prima volta che c'è una molecola per questa malattia che va al di là dell'effetto placebo. Bisogna organizzare un metodo di screening per intercettare i pazienti interessati, a partire da quelli giovani. Ci saranno molte persone che li vorranno avere, ma non per tutti sono efficaci e utili. Dobbiamo lavorare tutti insieme, con le società scientifiche in particolare, per mettere a punto un metodo facendo un arruolamento che non ha precedenti. Ce la possiamo fare". (Ram/AdnKronos)
FARMACI: LORENZIN, A LAVORO IN VISTA DI ARRIVO ANTI-ALZHEIMER
1,2 mln potrebbero beneficiarne, reclutamento senza precedenti (ANSA) - ROMA, 09 NOV - "Stanno per arrivare nuovi farmaci contro l'Alzheimer, e stiamo gia' al lavoro. Dobbiamo mettere in campo un metodo di reclutamento senza precedenti e tutto da inventare. In Italia abbiamo 1,2 milioni di malati che potrebbero potenzialmente beneficiarne, ma non tutti possono usarli". Cosi' il ministro della Salute Beatrice Lorenzin nel corso dell'incontro "Sfide, valori, qualita', rischi e sostenibilita' della Chirurgia in Italia", organizzato a Roma da Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani (Acoi). "Per la prima volta - aggiunge - c'e' una molecola che va oltre l'effetto placebo. Bisogna organizzare un metodo di screening per intercettare i pazienti potenzialmente interessati, gia' da giovani, intorno ai 55 anni. Ci saranno migliaia di pazienti che vorranno averli pur se per loro non saranno efficaci. Si puo' immaginare la pressione che potra' esserci". "Dobbiamo lavorare insieme - conclude - per questa sfida, in particolare con le societa' scientifiche, per mettere a punto un metodo di arruolamento che non ha precedenti. Ma ce la possiamo fare".(ANSA).
SANITA': LORENZIN, A BREVE OPERATIVO ALBO NOMINE DIRETTORI ASL
Domani arriveranno nomi indicati dalla Conferenza delle Regioni (ANSA) - ROMA, 9 NOV - "Attendo domani dalle Conferenza delle Regioni i due nomi di designazione regionale che entreranno nella Commissione incaricata della selezione dei direttori generali delle strutture sanitarie. In questo modo potremo a breve rendere operativo l'Albo con i nuovi criteri di nomina". Cosi' il ministro della Salute Beatrice Lorenzin nel corso dell'incontro "Sfide, valori, qualita', rischi e sostenibilita' della Chirurgia in Italia", organizzato a Roma da Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani (Acoi). Quello dell'Albo dei dg di asl e ospedali e' uno degli obiettivi raggiunti in questi anni di lavoro. "Quando una legislatura dura, vedi i frutti dei semi che pianti. In questo momento - ha precisato il ministro - sto raccogliendo i frutti di un lavoro lungo e silenzioso: i Livelli essenziali di assistenza e il Piano nazionale vaccini sono in Parlamento, e prevedono tra l'altro un cambio di prospettiva perche' ci sara' un aggiornamento continuo; sta per avere il via libera la legge sulla responsabilita' medica che ridurra' la medicina difensiva e sta per essere arrivare a termine l'esame del ddl Lorenzin sugli ordini professionali". Inoltre, ha concluso, "questa legge di Bilancio prevede due miliardi in piu' per il Servizio sanitario nazionale, con un fondo strutturale per farmaci innovativi contro l'epatite c e farmaci oncologici, nonche' un fondo per l'assunzione di 8000 nuovi medici e una governance del farmaco con nuovi tetti sul payback". (ANSA).
SANITA': CANTONE, CONTRO FRODI MI ASPETTEREI PIU' DENUNCE
Abbiamo un Servizio Sanitario di cui possiamo farci vanto (ANSA) - ROMA, 9 NOV - "Se un bisturi non taglia bisogna denunciarlo, perche' e' frode in pubbliche forniture", da questo punto di vista "mi aspetterei piu' denunce". Cosi' Raffaele Cantone, Presidente Autorita' Nazionale Anti Corruzione (Anac) nel corso dell'incontro "Sfide, valori, qualita', rischi e sostenibilita' della Chirurgia in Italia", organizzato a Roma da Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani (Acoi). "Abbiamo un Servizio Sanitario di cui possiamo farci vanto. Ci sono situazioni strane ma e' importante denunciarle", ha aggiunto. Tra queste i bisturi malfunzionanti segnalati dai chirurghi. "La scarsa qualita' di un prodotto e' di per se' un reato. Bisogna denunciare quando questi fatti si verificano, perche' se riusciamo a fare denunce specifiche e' piu' facile intervenire", ha concluso Cantone. (ANSA)
SANITA': CANTONE, CONTRO FRODI MI ASPETTEREI PIU' DENUNCE (2)
(ANSA) - ROMA, 9 NOV - "Abbiamo verificato - ha aggiunto Cantone - un alto tasso di irregolarita' negli appalti della sanita', in particolare proroghe illegittime senza bando. In qualche caso la scusa per farlo e' aspettare che entri in vigore la Centrale Unica di acquisti per forniture e servizi. In un caso la proroga aveva quintuplicato il termine iniziale di tempo previsto dal bando. Questa e' la patologia". Dalle pulizie alle mense, dai servizi ai dispositivi medici, come i bisturi: le irregolarita' negli appalti riguardano diversi tipi di appalti, spesso, sottolineano i chirurghi, mettendo a rischio anche la vita dei pazienti. "Limitarci a denunciare il malfunzionamento non basta - spiega Diego Piazza, presidente Acoi - dobbiamo prevenire affinche' non ci siano piu' errori negli appalti d'acquisto. I presidi chirurgici che non funzionano, come i bisturi o le suturatrici, mettono a rischio la vita del paziente e la stessa incolumita' del medico". "Noi - aggiunge Piazza - vogliamo essere parte attiva del sistema sanitario e non solo meri operatori. Tramite Consip stiamo dando il nostro contributo negli acquisti centralizzati". (ANSA)
RIFORMA COSTITTUZIONE E SANITA', LO SCENARIO PER LA SICILIA
Col ddl Gelli ecco come il rapporto è destinato a mutare Palermo, 11 nov. (askanews) - La sanità siciliana si schiera per il sì al referendum costituzionale. È quanto emerso dal convegno che si è tenuto oggi al Grand Hotel Baia Verde di Acicastello - Catania con gli interventi degli onorevoli Federico Gelli, relatore dell'omonimo disegno di legge sulla responsabilità medica e Giovanni Burtone. L'incontro "Legge Gelli e riforma costituzionale: quale scenario per la sanità" ha raccontato la doppia rivoluzione che verrà innescata nella sanità italiana dall'approvazione del ddl e dalle modifiche alla Costituzione che restituiscono allo Stato alcune delle competenze regionali in materia di sanità. "La legge su contenzioso medico legale e la riforma costituzionale sono due momenti importanti per la civilizzazione del nostro Paese" ha ricordato in apertura dei lavori Diego Piazza Presidente ACOI Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani e ancora "È, dunque, necessario confrontarci e riflettere per comprendere meglio quale sarà lo scenario che si apre per la sanità italiana". (Segue)
RIFORMA COSTITTUZIONE E SANITA', LO SCENARIO PER LA SICILIA -3-
Federico Gelli: rivoluzionerà i rapporti fra medico e paziente Palermo, 11 nov. (askanews) - "Ora - ha concluso - auspichiamo un rapido iter in Aula a Palazzo Madama per poi poter trasformare in tempi rapidi il ddl in legge alla Camera". Sulla stessa lunghezza d'onda anche Piazza e Frattini. Per il primo, "la legge Gelli rappresenta un passaggio dirimente per sciogliere il nodo del contenzioso medico legale che sta asfissiando il nostro sistema sanitario, basti pensare alla medicina difensiva e a ciò che comporta in termini di esborso economico o della conseguente chirurgia omissiva". "Con la sua approvazione - ha poi concluso il Presidente di ACOI - si potrà restituire la giusta serenità a tutta la chirurgia italiana e garantire le cure migliori ai cittadini". Luciano Frattini, di Officina Sanità Italia, si è soffermato sull'importanza della riforma costituzionale che, ha spiegato "presenta l'occasione per superare la frammentazione del sistema sanitario, che ha portato molti danni. Oggi abbiamo 21 sistemi sanitari differenti, 20 regionali e uno centrale, che impediscono una programmazione universale ed equa della sanità in tutto il territorio nazionale". "È invece importante - ha ribadito Frattini - dare uniformità e abolire i conflitti stato-regione che portano inutili lungaggini nel percorso sanitario. Non è più tollerabile la differenza di trattamento tra un cittadino di Verona e uno di Pachino". Moderato dal giornalista e medico Nuccio Sciacca, al convegno hanno partecipato anche Francesco Basile, Presidente della Scuola Medicina dell'Università di Catania, il presidente dell'Ordine dei Medici, Massimo Buscema, Paolo Cantaro del Policlinico Vittorio Emanuele, Giuseppe Ettore, Vice Presidente AOGOI (Associazione Ostetrici Ginecologici Ospedalieri Italiani), e Giuseppe Sessa, presidente della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (SIOT).