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Sanità: Marini (Acoi), a rischio la breast unit di Cagliari Agiremo per tutelare le pazienti

"La nascita a Cagliari di una struttura complessa di chirurgia oncologica a discapito della Breast Unit non è né conforme alle normative ministeriali vigenti né ragionevole per le pazienti".

  • lo dichiara Pierluigi Marini, presidente dell'Associazione dei Chirurghi Ospedalieri Italiani -
    "Nella delibera del 6 marzo scorso si prefigura un unico reparto di chirurgia oncologica, al cui interno verrebbe ospitata la chirurgia senologica, con una modalità che non corrisponde ai requisiti di accreditamento disposti dall’AGENAS nel 2017. È una scelta aziendale inopportuna: l’attività chirurgica senologica dell’azienda Ospedaliera Brotzu - spiega - è tra le prime dieci realtà italiane per volumi trattati, nonostante le criticità organizzative che hanno causato un aumento inaccettabile dei tempi di attesa e un significativo incremento della mobilità passiva per questa patologia nella regione Sardegna. Questa scelta, dunque, non preannuncia risvolti positivi nell'inclusione dell’attività senologica in un reparto di chirurgia oncologica generale, oltre ad essere in contrasto con tutte le numerose evidenze scientifiche internazionali e in controtendenza con quanto accade ormai da anni a livello nazionale ed europeo".
    "Se la delibera non verrà modificata - conclude Marini - l’Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani si riserva di intraprendere qualsiasi azione nelle sedi dovute (come già avvenuto per situazioni analoghe in altre regioni) al fine di garantire che lo svolgimento della procedura avvenga in ottemperanza alle normative ministeriali vigenti e che le pazienti non siano costrette a un paradossale turismo chirurgico".