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FEDERFARMA, NEL 2018 CALO DEL 4,1% PER SPESA SSN

Cala anche nel 2018 la spesa farmaceutica netta del Servizio sanitario nazionale (Ssn), scesa del 4,1% rispetto al 2017, in parte per la diminuzione del numero di ricette Ssn (-0,7%), in parte per la riduzione del loro valore medio (-3,4% al netto) nonchè del prezzo medio dei farmaci prescritti in regime di convenzione (-2,75). E' quanto emerge dai dati sulla spesa farmaceutica nel 2018 pubblicati da Federfarma. Al calo di spesa e di consumi nell'ambito della spesa convenzionata corrisponde, anche nel 2018, un rilevante incremento della spesa (+13,7%) e del numero di confezioni (+13,2%) di farmaci erogati in distribuzione per conto o dpc (ciop acquistati direttamente dalle asl e distribuiti attraverso le farmacie presenti sul territorio). Nel 2018 le ricette sono state oltre 576 milioni, in media 9,51 per ciascun cittadino, e più di 1.106 milioni (-0,7%) le confezioni di medicinali erogate a carico del Ssn. Ogni cittadino italiano ha ritirato in farmacia in media 18,3 confezioni di medicinali a carico del Ssn, di prezzo medio pari a 9,14 euro (-2,7% rispetto al 2017). Le farmacie, rileva Federfarma, "continuano a dare un rilevante contributo al contenimento della spesa, oltre che con la diffusione degli equivalenti, con lo sconto per fasce di prezzo, che ha prodotto nel 2018 un risparmio di circa 322 milioni di euro, cui vanno sommati circa 65 milioni di euro derivanti dalla quota dello 0,64% di cosiddetto pay-back, posto a carico delle farmacie". Se si aggiunge la trattenuta dell'1,82% sulla spesa farmaceutica, il contributo diretto delle farmacie al contenimento della spesa, nel 2018, è stato di circa 569 milioni di euro. Nel 2018 è aumentata invece la quota di partecipazione a carico dei cittadini, che hanno pagato oltre 1,5 miliardi di euro di ticket sui farmaci, di cui quasi il 70% dovuto alla differenza di prezzo rispetto al farmaco equivalente meno costoso. Da segnalare l'aumento dell'incidenza dei farmaci generici, pari a quasi il 30% del totale. Il calo della spesa riguarda tutte le Regioni, tranne la Valle d'Aosta (+1,3%), ed è stato più forte nelle Marche, in Puglia, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo. Come tipo di farmaco, i dati di Federfarma mostrano che anche nel 2018 la categoria a maggior spesa è stata quella per il sistema cardiovascolare, pur con un sensibile calo di spesa (-8,9%), a fronte di un limitato aumento dei consumi (+0,6%). Tra le 10 categorie di farmaci più prescritte anche nel 2018, al primo posto, ci sono gli inibitori per la pompa acida (per gastrite, ulcera, reflusso gastrico) pur se in calo del -9,9%, mentre sono cresciute le prescrizioni di betabloccanti (+5,5%) e vitamina D.