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Intercollegiate General Surgery Guidance on COVID-19

Roma, 30 marzo 2020
“Regolerò il tenore di vita per il bene dei malati secondo le mie forze e il mio giudizio”.
(Giuramento di Ippocrate)

Premesso che trattandosi di pandemia a diffusione per via aerea la copertura di naso e bocca di qualunque soggetto costituisce la prima misura di controllo della diffusione virale.
Il continuo ed improvviso stravolgimento delle nostre abitudini imposto dall’emergenza sanitaria sia nella vita sociale che in ambito professionale, ci impone uno sviluppo rapido e in continuo aggiornamento di raccomandazioni e linee guide secondo l’evidenza scientifica attuale che aiutino i chirurgi a fronteggiare situazioni mai viste.
Allo stato attuale non essendo presenti presupposti per gradi di raccomandazioni ed EBM tali consigli, al fine di non creare ostacoli o peggio ancora prese di posizione o strumentalizzazioni che nulla hanno a che vedere con la nostra mission (il bene dei malati secondo le mie forze e il mio giudizio) devono essere “necessariamente” contestualizzate alla situazione dell'Ospedale in termini di carico di pazienti COVID, mission e disponibilità di risorse.
La chirurgia d’urgenza e la chirurgia oncologica, ancora più complessa per i nostri pazienti in questo tempo di pandemia, richiede l'applicazione di uno standard nazionale, per minimizzare l’ulteriore rischio di diffusione del contagio Sars-cov2 anche attraverso una maggiore sicurezza per noi chirurghi. Attualmente, ogni paziente acuto, dovrà essere considerato come paziente potenzialmente affetto da COVID-19.
Raccomandazioni:

  1. Tutti i pazienti che vengono sottoposti ad interventi chirurgici d’urgenza o i pazienti oncologici non differibili, dovranno essere sottoposti ad anamnesi COVID-19, TC torace (ultime 24 ore) o in caso di impossibilità Rx torace. Tutti i pazienti che vengono sottoposti a TC addome d’urgenza, dovranno eseguire contemporaneamente una TC torace.
  2. Tutti i pazienti oncologici dovranno essere sottoposti a Test per COVID-19 almeno 24 ore prima di sottoporsi ad intervento, nel caso di procedura urgente e/o urgente ed indifferibile possibilità di eseguire un test rapido (dosaggio IgG/IgM) ove disponibile.
  3. La completa protezione con i DPI previsti è mandatoria per tutto il team chirurgico. Requisito minimo per gli operatori l’utilizzo di mascherina FFP2 + mascherina chirurgica.
  4. In assenza di devices di aspirazioni di fumi, l’uso della laparoscopia dovrà essere valutata attentamente a causa della formazione di aerosol potenzialmente infetto. Solo in casi selezionati, in cui la laparoscopia riduce il rischio di mortalità o di morbilità del malato in maniera importante, rimane consentita con le dovute precauzioni (pneumoperitoneo a pressioni più basse possibili, estrazione attenta dei trocars, minimo utilizzo dell’elettrocauterio e a potenza minima possibile)
  5. In sala operatoria si raccomanda il seguente standard comportamentale:
    • Ridurre al minimo lo staff presente.
    • Tutto lo staff dovrà essere protetto con i DPI necessari
    • Corretta evacuazione dei fumi per tutti i tipi di energie usate
    • I pazienti dovranno essere intubati ed estubati in sala operatoria con il minimo dello staff in sala presente.
  6. La protezione visiva è sempre indicata in tutte le manovre sul paziente come ad esempio il posizionamento di un sondino nasograstrico per l’elevato rischio generato dall’effetto aerosol che si genera.
  7. Eseguire solo manovre endoscopiche urgenti in questa fase di pandemia.

Cordiali saluti
Il Presidente Nazionale ACOI Pierluigi Marini
Il Presidente Nazionale SIC Paolo De Paolis