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SANITA’, CHIRURGHI: REGIONE SARDEGNA SBAGLIA A BLOCCARE ASSUNZIONI

“Esprimiamo la nostra ferma contrarietà all’annunciato blocco delle assunzioni dei Dirigenti Medici di Chirurgia Generale dopo il recente espletamento da parte dell’ARES del Concorso Unico Regionale. La Sardegna ha bisogno di chirurghi per permettere di recuperare l’attività non svolta nel periodo COVID, ridurre i tempi di attesa per i pazienti oncologici sardi che devono essere sottoposti ad intervento e per garantire il ricambio generazionale indispensabile in una professione che si costruisce sul campo”.

E’ quanto dichiara Marco Scatizzi, Presidente Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani - ACOI.

“La situazione di alcune singole realtà locali - continua Scatizzi - non può condizionare l’attività di un’intera Regione. Si risolvano le criticità che non rendono attrattive alcune destinazioni in particolare. Ci si chieda perché, realtà che sono state in un recente passato altamente produttive ed attrattive, adesso sono nelle condizioni di non esserlo più, nonostante il grande patrimonio tecnologico a disposizione. I problemi non vanno ricercati nelle procedure concorsuali, normate a livello nazionale, da regolamenti che non prevedono l’adozione di ‘meccanismi di riequilibrio nella distribuzione e nel reclutamento del personale’.”

“Pensare di forzare le assunzioni costringendo i chirurghi a sedi non gradite - conclude la nota-, non porterà a soluzioni a lungo termine, ed alla prima occasione i colleghi cercheranno altre strade, spesso oltre mare o nella sanità privata. I processi di fidelizzazione delle equipe delle UO hanno bisogno di tempo e delle giuste persone per essere vincenti. L’ACOI, che raccoglie tra i propri iscritti la stragrande maggioranza dei chirurghi sardi, è sempre a disposizione della amministrazione regionale per un confronto sereno e costruttivo, al fine di affrontare le problematiche indicate e trovare soluzioni condivise”.