Cari Colleghi ed amici,
dopo 6 anni di responsabilità come Coordinatore ACOI della Toscana, grazie ai nostri risultati, sono stato eletto Consigliere nazionale e, come avrei fatto comunque, ho passato il testimone al nuovo Coordinatore regionale.
Come da voi suggerito al Convegno di Viareggio, ho proposto al Presidente Pierluigi Marini, Sandro Giannessi, che dopo un colloquio con lui è stato designato nuovo Coordinatore della Toscana.
Sono quindi a salutarvi ed a ricordare brevemente alcune delle tematiche che come ACOI Toscana abbiamo portato avanti in questi anni, guadagnando rispetto e prestigio per la nostra regione agli occhi degli altri colleghi italiani.
L’ACOI, grazie ai Convegni monotematici che hanno riguardato molti importanti argomenti, ha svolto un ruolo fondamentale nell’aggiornamento scientifico, attraverso l’ECM e la presenza nei vari territori, cercando di coinvolgere i chirurghi locali di tutte le province.
Sulle equipe itineranti, prima dell’ultimo accorpamento aziendale, eravamo riusciti a limitare entro i confini delle vecchie ASL i ragionamenti di riorganizzazione delle attività chirurgiche, grazie ad un azione sull’assessore, anche se con l’ultima legge regionale e le grandi ASL ora è tutto più complesso e inesorabilmente abbiamo dovuto accettare una riorganizzazione che territorialmente è divenuta molto più ampia.
Abbiamo comunque potuto fare con l’assessore Marroni prima e con l’attuale assessore le nostre osservazione e mitigato alcune proposte molto più dirompenti delle Amministrazioni.
Il contributo dell’ACOI, anche a livello toscano, sulle prospettive di crescita professionale e di aggiornamento per i giovani colleghi è stato rilevante, e questo ha corrisposto ad un aumento delle iscrizioni che hanno, mantenuto il numero dei soci iscritti e paganti oltre i 400, nonostante i numerosi pensionamenti.
L’ACOI sta cambiando pelle, cosa che ha fatto più volte nella sua gloriosa storia di baluardo dell’orgoglio e del rispetto scientifico e professionale degli ospedalieri. Siamo divenuti riferimento per la scrittura delle prossime linee guida, indispensabili all’attuazione della legge Gelli, come di gran lunga prima società accreditata nel panorama delle società chirurgiche nazionali. I nostri oltre 2500 soci, se paragonati agli 800 circa della Società Italiana di Chirurgia, danno la dimensione della forza degli Ospedali. Questa forza comunque è stata fondamentale per permettere la nostra partecipazione alla scrittura del Decreto sulle Scuole di specializzazione, che ci riconosce un ruolo fondamentale nell’addestramento degli specializzandi e che ci permette di entrare nei consigli delle scuole di specializzazione dalla porta principale.
Il lavoro degli ospedalieri toscani è riconosciuto in Italia e all’estero attraverso le numerose partecipazioni a congressi nazionali e internazionali, le pubblicazioni scientifiche su riviste indexate e la leaderschip che ci siamo conquistati sul campo. Rimangono moltissime cose da fare, e quelle fatte avrebbero potuto essere di più, ringrazio comunque tutti coloro che hanno contribuito in questi anni con il loro impegno e le loro idee a rafforzare ACOI e la chirurgia ospedaliera. Auguro a Sandro, che sarà più bravo di me, di poter far crescere ancora iscritti, senso di appartenenza e prestigio della gloriosa tradizione ospedaliera, che in Toscana ha visto già un presidente nazionale, il prof. Boffi, di cui mi onoro di essere un allievo, che da fondatore ha dato un impulso straordinario ad ACOI e al prestigio di noi ospedalieri.
Un augurio di buon lavoro a tutti.
A presto,
Marco Scatizzi