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La ricostruzione della vicenda clinica: esigenza di certezza sulla causa di morte

In occasione di un processo in cui accusa e difesa erano discordi sulla causa di morte del paziente è ritornata alla ribalta la tematica causale. Nella fattispecie l'accusa riteneva che il paziente fosse deceduto per shock emorragico (anemia acuta post emorragica secondaria a sanguinamento del campo operatorio suturato al termine dell'intervento).
La difesa riteneva invece uno shock cardiogeno, ricostruendo quale vera causa di morte un'insufficienza funzionale del ventricolo cardiaco di sinistra per aritmia rapidamente letale/arresto cardiaco improvviso, ossia un evento improvviso imprevedibile inevitabile rapidamente mortale che poteva insorgere in qualsiasi momento della vita della persona per il suo substrato clinico patologico.